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IL SILENZIO È... arma o risorsa!

Aggiornamento: 11 dic 2020

Secondo il primo assioma della teoria del dialogo, qualsiasi interazione umana è riconducibile a una forma di comunicazione, anche il SILENZIO!



Ma non tutti i SILENZI hanno la stessa funzione e lo stesso sapore. Alcuni profumano di leggerezza, altri di semplice dimenticanza, altri ancora sono dettati dall’orgoglio, si tagliano con il coltello e pesano come macigni o – come direbbero gli addicted di WhatsApp – come doppie spunte perennemente ingrigite!

Per vederci più chiaro, gli studiosi hanno diviso il SILENZIO in 2 categorie:


1) I “Silenzi-Arma”

2) I “Silenzi-Risorsa”

Nei “SILENZI ARMA” rientrato tutti quelli rivolti verso figure percepite come bersagli.



Alcuni atteggiamenti catalogabili sotto la voce dei "SILENZI ARMA"?

  • Fare il muso per indurre l'interlocutore a sentirsi in colpa

  • Evitare di rivolgergli la parola per sottolineare la sua inferiorità

  • Trasmettere informazioni con il contagocce per relegarlo in un ruolo di subordinazione

Nei “SILENZI RISORSA” rientrato tutti quelli orientati a promuovere l’attività riflessiva.



Alcuni atteggiamenti catalogabili sotto la voce dei "SILENZI RISORSA"?

  • Lasciare l'interlocutore libero di esprimersi mentre sta parlando

  • Permettergli di beneficiare di qualche minuto di tempo per raccogliere le idee

  • Mordersi la lingua per non aggravare il problema interpersonale, nell’ottica di riprendere la conversazione quando i bollenti spiriti si saranno calmati

Un consiglio pratico per seguire la scia dei “SILENZI RISORSA”? Fare appello all’intramontabile citazione di Voltaire:


"La necessità di parlare, l'imbarazzo di non aver nulla da dire e la brama di mostrarsi persone di spirito sono tre cose capaci di rendere ridicolo anche l'uomo più grande”.

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